venerdì 18 luglio 2014

I miei 40 anni, con lo zaino in spalla...

Non ho mai parlato dei miei 40 anni, compiuti di recente e che hanno portato numerose novità elettrizzanti: un figlio, un viaggio, un lavoro (e gli ultimi due addirittura coincidono per la maggior parte). Tutto sembra si stia incastrando a dovere e non può che farmi piacere...

Voglio parlare dei miei quarantanni (sì, tutto attaccato perché io me lo posso permettere ;-) ) con una lettera che mi ha fatto leggere la mia compagna di vita, la futura madre di mio figlio, LaLinda.

"Cara Ella,
buon compleanno! Quarant'anni è un'età meravigliosa, per gli uomini come per le donne. Lo sapevi che nel pensiero mistico il numero quaranta simbolizza l'ascesa da un livello a un altro, superiore, di risveglio spirituale? Il nostro lutto dura quaranta giorni. A un neonato occorrono quaranta giorni per poter cominciare la sua vita sulla terra. E quando ci innamoriamo dobbiamo lasciar passare quaranta giorni per essere sicuri dei nostri sentimenti.

Il diluvio di Noè durò quaranta giorni e se è vero che le acque distrussero la terra, è anche vero che lavarono via tutte le impurità e permisero al genere umano un nuovo inizio. Per il misticismo islamico ci sono quaranta gradi tra l'uomo e dio. Analogamente ci sono quattro stadi di fondo della consapevolezza, all'interno di ciascuno dei quali ci sono dieci gradi, che in totale fa quaranta livelli. Gesù Cristo visse nel deserto quaranta giorni e quaranta notti. Il profeta Maometto aveva quarant'anni quando fu chiamato a divenire profeta. Buddha meditò sotto un albero per quaranta giorni. Per non parlare delle quaranta regole di Shams.

A quarant'anni ricevi una nuova missione, una nuova possibilità. Hai raggiunto un numero fortunato. Congratulazioni! Non Temere di invecchiare. Non ci sono rughe né capelli grigi che tengano di fronte alla forza del quaranta!

Con affetto,

Aziz"

da "Le Quaranta Porte" di Elif Shafak.