domenica 6 aprile 2014

La mia "L'Aquila"

La mia esperienza con il Terremoto de L'Aquila


Sono passati 5 anni dal terremoto che ha sconvolto L'Aquila e l'Abruzzo intero. In questa occasione, mentre la ricostruzione avanza decisamente a fatica tra mille polemiche e ritardi, voglio raccontare la mia esperienza in quel periodo.

Bisogna premettere che non sono nuovo ad esperienze di terremoto, ricordo il terremoto di Pescasseroli nel 1984 (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1984&month=05&day=7) che per altro non era a Pescasseroli; ricordo il terremoto dell'Umbria Marche, nel 1997, ero lì il giorno dell'ultima scossa, ma di questo si potrà parlare in un altro post.

Da quando, poi, mi sono iscritto a Geologia presso l'Università di Chieti, mio padre mi svegliava sistematicamente con notizie di geologia e quindi anche il giorno del terremoto di San Giuliano di Puglia, in Molise. Mio padre mi svegliò dicendomi "Andrè c'è stato un terremoto in emilia romagna e uno a Campobasso, e hanno ucciso quel cantante che piace a te [JMJ di RunDMC, ndA.]"... la prima risposta è stata: "Meh, buongiorno anche a te..."

Tuttavia aver saputo subito dei due avvenimenti sismici ha permesso, quando poi c'è stata la scossa delle 11 e passa che ha fatto crollare la scuola di San Giuliano di Puglia, di immaginare subito dove è avvenuto il sisma. La scossa si era sentita forte all'Università di Chieti per cui se correlabile ai due eventi notturni, non poteva che essere molisana.

Ma L'Aquila... 

...in quel periodo già non vivevo più con i miei e quindi non c'era più mio padre che alle sei del mattino, e penso anche con gusto sadico, mi aggiornava su tutte le notizie geologiche italiane e mondiali. Inoltre lavoravo via per cui non ero riuscito a seguire la cronaca locale...

di fatto ero del tutto all'oscuro della scia sismica che flagellava da mesi l'aquilano.

Quella notte di cinque anni fa, andai a dormire con l'idea di svegliarmi ad un'ora improbabile per andare in ufficio a Rimini ma durante la notte venni svegliato da un rumore di ferraglia...

Vivevo in una casa che tremava al passaggio dei motorini e quindi il mio pensiero, e me ne vergogno un pochettino, è stato: "Ma chi è con questo camion che deve fare tutto sto casino alle 3 e mezzo del mattino?"...

la mia compagna invece è stata più presente a se stessa e così siamo usciti come convenzione sociale durante i terremoti vuole: mezzi nudi, infreddoliti e fermi sulla porta di casa... due chiacchiere con i vicini nelle stesse condizioni, una telefonata a mamma e via di nuovo a nanna, ignari di quello che era successo...

ho scoperto invece quanto era successo solo qualche ora più tardi, dalla radio, mentre stavo andando al lavoro, sull'autostrada.

E non sono riuscito a trattenere le lacrime... piangevo a 130 km orari...

la mia compagna mi chiese perché stessi piangendo... già perché? in effetti non era il mio primo terremoto, li ho anche studiati, ci ho lavorato, ne ho vissuti altri più o meno vicini, con una lieve scossa addirittura una volta mi ci sono addormentato, e invece questa volta la commozione ha preso il sopravvento.

E la commozione è probabilmente legata al luogo del sisma: l'Aquila. 

Io ho sempre considerato L'Aquila la capitale naturale dell'Abruzzo, come Roma è la capitale naturale d'Italia. L'Aquila è stata sempre il crocevia delle genti d'Abruzzo, chiunque in Abruzzo ha qualcuno a L'Aquila. E' caratteristica e remota, pregna del fascino tipico di una Capitale. Anche la sua storia mista a leggenda è degna di una capitale...

Quindi sapere (e poi vedere) quanto fosse stata ferita la città quasi simbolo del mio Abruzzo mi ha devastato e le lacrime sono uscite senza comando...

passato il moto di commozione ho subito cercato di capire, con i miei strumenti intellettuali, cosa fosse successo, ho provato a chiamare i miei contatti ma tutti brancolavano in u qualche tipo di buio, ma ritengo sia fisiologico a scossa avvenuta...

non è che la geologia la si inventa lì per lì...

In un istante però il 2009 sembrava essere tornato indietro di mille anni, il mio telefono ribolliva per le richieste di informazioni di amici e colleghi su tutte le notizie che si rincorrevano: "ma hanno detto che il terremoto sta venendo qui", "ma hanno telefonato che sta per succedere di qua"... e via discorrendo...

e quindi ho passato il tempo a tranquillizzare tutti, ma non tanto sul fatto che non sarebbe "arrivato" nessun terremoto, ma sul fatto che il terremoto non è prevedibile e quindi chiunque dia annunci di sismi imminenti non sta dicendo il vero...

chiunque avverta di un terremoto che sta per arrivare fa solo del terrorismo, e come tale andrebbe trattato... (questo per intenderci)...

Poi finalmente sono tornato a casa, a Chieti, e dopo una giornata infinita di medioevi e cacce alle streghe sono andato a dormire...

e nuovamente una scossa, ma questa volta non mi ha colto impreparato... era lunga, importante e io l'ho ascoltata interamente, sono rimasto allungato nel letto, sveglio, la lampada da lettura accesa, e ho seguito tutto l'evento, dall'abbaiare dei cani del vicino, fino alla telefonata di mia madre...

L'evento è stato il seguente:
tutto è iniziato con un abbaiare furioso e allarmato dei cani del vicino, subito dopo, prima lentamente ma quasi subito il volume ha raggiunto il proprio massimo, il boato della scossa, poco dopo l'inizio del rumore, l'onda e tutti gli scricchiolii che la mia casa ha prodotto, prolungati, poi lentamente, molto più lentamente di come era iniziato, prima i mobili e poi il boato si sono zittiti, è rimasto per un po' il lampadario a ballare, finché non è tornato il silenzio....

qualche secondo ed ecco la telefonata: "andré l'hai sentito?", risposta affermativa, ci siamo tranquillizzati a vicenda, e ciao a domani...

al che mi sono addormentato...

è stato necessario, per me, tornare ad avere il polso e capire cosa succede, solo in questa maniera il professionista, e in questo caso il geologo, può essere in qualche maniera d'aiuto... 

...non tanto tecnicamente, perché questo avrebbe dovuto farlo prima, ma quanto meno dovrebbe conoscere la situazione e parlarne con la gente...

il terremoto non si può prevedere, ma si può fare prevenzione tecnica ma soprattutto culturale e civile...

tutti dobbiamo sviluppare gli strumenti intellettuali per non farsi prendere dal panico in situazioni di sismi, solo il geologo può sviluppare le capacità necessarie per fornire tali strumenti.

Andrea 


2 commenti:

  1. si infatti il terremoto era quello di S. Donato ma la faglia era quella di Villetta Barrea ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma a me lo spacciarono per terremoto di Pescasseroli... uh quanta confusione...

      Elimina