mercoledì 9 aprile 2014

Una giornata al mare - Parte II

Ho cambiato spiaggia [sempre estate 2013, ndA.], ma anche ambiente, non più sabbia ma ciottoli, pure abbastanza grossolani!!! E il risultato è un mare molto più limpido, quasi un acquario.

Non resisto e mi immergo subito, a malapena ho il tempo di issare l'ombrellone.

Di corsa verso gli scogli, maschera e pinne, a vedere cosa c'è. Di corsa perché tra un po' arriveranno i pescatori della domenica che non riusciranno a prendere nulla, ma spaventeranno tutti gli animali della scogliera.

Nuoto a ridosso dei massi, ci passo in mezzo, ho una paura di strisciare con la pancia. E poi mi immergo, testa in giù a scrutare sotto una sporgenza. Ed ecco le spugne, gialle se sono vive, nere se sono morte. Ma una è bianca, faccio per toccarla e subito questa si serra contro lo scoglio. c'è qualcosa che non va, le spugne non si muovono mica. 

Riprendo fiato e mi riavvicino: la spugna copre interamente il carapace di un granchio così da permettergli una perfetta mimetizzazione. Ed è un granchio grande, con le chele può spezzarti un mignolo. Lo lascio pascolare tranquillo, anche perché mi rendo conto che c'è un altra spugna che si muove, più piccola, gialla, se la tocchi si serra anche essa, ma stavolta vinco io e la catturo. Un altro granchio, di una specie differente, sempre vestito da spugna. Ha chele piccole, ma zampe forti che si aggrappano con forza pungente al palmo della mia mano. Ci gioco un po' ma poi lo rimetto a posto sul suo scoglio.

Mi scopro a pensare se i granchi hanno problemi di territorio, e cosa succede se cambio scoglio ad un granchio?

Continuo a nuotare e ormai vedo granchi dappertutto, conto almeno 4 gruppi diversi (generi? specie?) o forse 5, tutti intenti a cercare qualcosa da mangiare o semplicemente accoccolati tra alghe e cozze. Vedo granchi con una sola chela e mi chiedo cosa succede se perdono anche quella rimasta, probabilmente moriranno di fame ed è un pensiero che un po' mi rattrista.

Non mi devo rattristare per questo, non solo sono animali che non hanno coscienza di se', non hanno il nostro modo di soffrire, e probabilmente non sentono dolore, magari in situazione di rischio preferiscono perdere la chela piuttosto che morire, guadagnando così almeno un altro momento di vita. Probabilmente vivono benissimo anche senza una chela.

E' facile anche che preferiscano perdere anche l'altra chela piuttosto che morire, incuranti di essere comunque condannati a morte. Tuttavia, l'antropomorfizzazione che facciamo del resto del vivente è così innata anche in me, che soffro come le chele strappate fossero mie. 

Ed è del tutto irrazionale e stupido.

Vado oltre e mi metto a giocare con i paguri, stessa domanda: ma se li sposto di scoglio succede qualche cosa alle comunità di paguro? Per evitare problemi sia per i granchi che per i paguri li lascio sul sasso di origine.

Con i paguri ho più confidenza e li lascio fare quello che vogliono e gironzolo con paguri appesi alle dita, come se niente fosse.

Torno indietro alla ricerca del mio amico granchio spugna, quello piccolo, lo ritrovo e lo riprendo, questa volta non cerca di sfuggire, ma si accoccola nelle pieghe della mano e si gode la passeggiata, quando è ora di liberarlo, non si lancia dalla mano, ma semplicemente cammina verso il suo scoglio.

E' ora di andarsene, un pescatore di granchi mi è passato vicino e non voglio che mi veda giocare con loro, potrebbe non avere il mio stesso riguardo.

Torno a riva e osservo colui che mi ha rubato il posto, non prende niente e ne sono felice. io quando ho voglia di granchio vado alla coop.

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